Già

March 25th, 2009 by abietto

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WYSIWYG

March 19th, 2009 by abietto

Una bambina di nove anni e trenta chili viene stuprata più volte dal patrigno e rimane incinta. Di due gemelli. Quando i parenti e i medici decidono di farla abortire *per salvarle la vita*, il Vaticano li scomunica. E dato che non mi risulta abbia scomunicato, negli anni passati, governatori statunitensi e altri uomini politici che infliggono la pena di morte in modo legale e istituzionale, il problema non dev’essere quell’amore “per la vita” che tanto decantano. Poi, otto giorni dopo, il Vaticano fa mezza marcia indietro dicendo che quelle persone andavano “scomunicate sì, ma con misericordia”. Una presa per il culo davvero non indifferente. Un po’ come dire: sì, la strega andava bruciata, ma con pietà.
E il Papa, ora, prima ancora di mettere piede in Africa, afferma che l’uso del preservativo non solo non serve a combattere l’AIDS, ma è persino dannoso. Il preservativo è dannoso ai fini di combattere una malattia a trasmissione sessuale? Ah beh, ora capisco! Ecco perché sono duemila anni che il Vaticano ce lo mette nel culo senza goldone…

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Brain Salad… reloaded

March 18th, 2009 by Viviolas

Un mese fa davo annuncio di un concerto interessante, del “E,L&P Tribute Project“, che saltò all’ultimo momento per un accadimento decisamente spiacevole.
Beh… come promesso allora, a circa un mese di distanza i Nostri ci ritentano, e lo faranno nello stesso posto - il Cinema Politeama di Varese - il prossimo Sabato 21 Marzo 2009.
La locandina è questa qui.

Welcome back my friends to the show that never ends… We’re inside! Come inside!

Ci si vede là?

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Painkilling… the sound!

March 12th, 2009 by Viviolas

Martedì scorso al PalaSharp di Milano (sì, quello che tutti quelli della mia generazione chiamano ancora PalaTrussardi…) c’è stato un concerto che ogni amante del metal di qualità non poteva trascurare: Il Priest Feast: Judas Priest + Megadeth + Testament.

ROCK'N'ROLL!!Praticamente un grosso pezzo di storia del Metal, dacchè i Judas Priest sono considerati tra i padri del genere, e Megadeth e Testament alfieri del Thrash ormai definito “classico”, che a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 ha vissuto i suoi momenti di massima gloria ed evoluzione.
In sostanza questa è gente che con la sua musica ha fatto scuola a praticamente tutti i gruppi nati e cresciuti dagli anni 90 in poi, e gli stessi due gruppi di supporto di questo concerto non possono prescindere dal chiamare Rob Halford “papà”.

E’ noto che nel mondo dei concerti rock, ma soprattutto proprio nel metal, esiste una certa regolamentazione riguardo il “peso” dei gruppi, che si palesa poi sui manifesti e sulle pubblicità, sulla scaletta, sui tempi delle performance live, eccetera…
Insomma si tende a dare evidenza ad un gruppo anzichè ad un altro in modo abbastanza meritocratico, ed è corretto che sia così.
Fatta questa premessa, però, ho da levarmi ’sto macigno dalla scarpa che a dire il vero mi dà fastidio già da lungo tempo.

Io davvero non capisco, ma soprattutto non accetto, che ogni volta si applichi sistematicamente quella fottuta regola riguardante i suoni in concerto, secondo la quale il gruppo headliner ha una resa da fare invidia ad un cd e tutti gli altri godono di suoni che definire “di merda” è un eufemismo!
I gruppi hanno suonato tutti in modo egregio, garantendo uno spettacolo di livello altamente professionale, ma non si può trascurare che dei Testament, che nel thrash son appunto mica gli ultimi dei pirla, praticamente non si distinguevano le chitarre, affogate tra il “booom” delle casse della batteria ed il fragore generale di un impasto di suoni e riverberi gestiti in modo assurdo.
Coi Megadeth, gruppone il cui stile richiederebbe una certa pulizia diciamo cristallina del suono, si fa anche qui fatica a distinguere le chitarre, le casse della batteria è più facile immaginarle che ascoltarle… Mustaine sembra abbia una cornacchia in gola… Una roba pietosa.
Poi arrivano i Judas Priest e… miracolo! Quasi ci si chiede se stiano suonando davvero o se ci sia un master in alta definizione nascosto da qualche parte che produce questo risultato sonoro che rasenta la perfezione.

La stessa identica cosa capitò con un divario ancora maggiore all’Unholy Alliance II. Quella del 2007.
I Lamb Of God pareva suonassero in cantina, nascosti sotto i materassi. I Children Of Bodom nel magazzino di un ferramenta, con tutte le minuterie metalliche che vibrano a tempo. Gli In Flames già meglio, ma fragore a manetta.
Poi ti entrano gli Slayer, che anche loro son quasi trent’anni che sul palco piantan giù un bordello che levati, e come d’incanto senti tutto alla perfezione.
I fonici, forse toccati dal fuoco sacro del dio della musica, riescono ad ovviare perfino all’acustica discutibile della struttura, tirando fuori dei suoni da paura.

Allora uno alla fine si chiede:
ma i gruppi di supporto - poi se pure del calibro di Testament e Megadeth - non si incazzano per il fatto che le loro performance vengono sistematicamente rovinate da questa vergognosa regola??!
Ma poi… i miei 45€ di biglietto + 6.50€ (ladri!) di prevendita hanno un valore differenziato o valgono tutti allo stesso modo fino all’ultimo centesimo?

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Arte e Magia

March 9th, 2009 by abietto

“Allo scadere del mio quarantesimo compleanno, invece che annoiare i miei amici con una cosa mondana come una crisi di mezza età, ho deciso che sarebbe stato più interessante terrorizzarli diventando completamente pazzo e auto-dichiarandomi un mago. È una decisione che ha vecchie radici e mi è sembrata la conclusione logica della mia carriera di scrittore. Il problema con la magia è che, essendo per molti versi una scienza del linguaggio, bisogna stare davvero molto attenti a ciò che si dice. Perché, se improvvisamente vi dichiarate dei maghi senza alcuna consapevolezza di ciò che questo comporta, un giorno è probabile che vi svegliate e che scopriate di esserlo diventati. C’è molta confusione su cosa sia effettivamente la magia e penso che si possa fare un po’ d’ordine. Se prendete le prime descrizioni della magia, noterete che essa viene definita semplicemente “l’Arte”. Io credo che la definizione sia letterale. Credo che la magia sia arte e che l’arte, che si tratti di scrivere, di fare musica, di scolpire statue o di qualsiasi altra forma, sia letteralmente magia. Perchè l’arte, proprio come la magia, è la scienza della manipolazione dei simboli, parole o immagini, per raggiungere un cambiamento nella coscienza. Il linguaggio della magia parla della scrittura e dell’arte almeno quanto parla di eventi sovrannaturali. Un “Grimoir” (grimorio, NdT), ad esempio, cioè il libro degli incantesimi, è semplicemente un modo “strano” di dire “Grammar” (grammatica, NdT) e “cast a spell” (lanciare un incantesimo, NdT) significa semplicemente “to spell” (scandire le parole, NdT), per manipolare le parole e per cambiare la coscienza della gente. E penso che questa sia la ragione per la quale un artista o uno scrittore siano la cosa più vicina che abbiamo, nel mondo contemporaneo, a uno sciamano. E credo che tutte le “culture” siano derivate da un “culto”. In origine, tutti gli aspetti della nostra cultura, nelle arti o nella scienza, erano appannaggio dello sciamano. Il fatto che in tempi recenti questo potere magico sia degenerato al livello di divertimento da quattro soldi e di manipolazione è, a mio parere, una tragedia. Attualmente, le persone che stanno usando lo sciamanesimo e la magia per dare forma alla nostra cultura sono pubblicitari. Invece che cercare di svegliare le persone, il loro sciamanesimo viene utilizzato come un oppiaceo per tranquillizzarle e renderle maggiormente manipolabili. Con la loro scatola magica della televisione e con le loro parole magice, con i “jingle”, possono far sì che tutte le persone di un Paese pensino alle stesse parole e alle stesse cose banali esattamente nello stesso momento. In tutta la magia c’è un incredibile componente di linguistica. (…) Gli scrittori e le persone che si occupavano di parole erano temuti e rispettati come maghi. In tempi più recenti, penso che gli artisti e gli scrittori si siano venduti e si siano convinti della credenza comune che l’arte e la scrittura non siano altro che forme di intrattenimento. Non vengono più viste come forze trasformatrici che possono cambiare un essere umano, che possono cambiare una società. Vengono viste come puro divertimento, cose con cui possiamo riempire venti minuti o mezz’ora della nostra vita mentre aspettiamo di morire. Il lavoro degli artisti non è quello di dare al pubblico ciò che il pubblico vuole. Se il pubblico sapesse ciò di cui ha bisogno, allora smetterebbe di essere pubblico e diventerebbe l’artista. Il compito dell’artista è dare al pubblico ciò di cui ha bisogno. Quando facciamo il volere del nostro Vero Sè, stiamo inevitabilmente facendo il volere dell’Universo. Nella magia, questi due concetti sono indistinguibili. Ogni anima umana è, infatti, una singola grande anima umana, ed è l’anima dell’Universo stesso. Fintanto che fate il volere dell’Universo è impossibile fare qualcosa di sbagliato.”

Alan Moore - 2003
Tratto da The Mindscape of Alan Moore

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Silver Key & Nomalia live

March 6th, 2009 by abietto

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