Arte e Magia
“Allo scadere del mio quarantesimo compleanno, invece che annoiare i miei amici con una cosa mondana come una crisi di mezza età, ho deciso che sarebbe stato più interessante terrorizzarli diventando completamente pazzo e auto-dichiarandomi un mago. È una decisione che ha vecchie radici e mi è sembrata la conclusione logica della mia carriera di scrittore. Il problema con la magia è che, essendo per molti versi una scienza del linguaggio, bisogna stare davvero molto attenti a ciò che si dice. Perché, se improvvisamente vi dichiarate dei maghi senza alcuna consapevolezza di ciò che questo comporta, un giorno è probabile che vi svegliate e che scopriate di esserlo diventati. C’è molta confusione su cosa sia effettivamente la magia e penso che si possa fare un po’ d’ordine. Se prendete le prime descrizioni della magia, noterete che essa viene definita semplicemente “l’Arte”. Io credo che la definizione sia letterale. Credo che la magia sia arte e che l’arte, che si tratti di scrivere, di fare musica, di scolpire statue o di qualsiasi altra forma, sia letteralmente magia. Perchè l’arte, proprio come la magia, è la scienza della manipolazione dei simboli, parole o immagini, per raggiungere un cambiamento nella coscienza. Il linguaggio della magia parla della scrittura e dell’arte almeno quanto parla di eventi sovrannaturali. Un “Grimoir” (grimorio, NdT), ad esempio, cioè il libro degli incantesimi, è semplicemente un modo “strano” di dire “Grammar” (grammatica, NdT) e “cast a spell” (lanciare un incantesimo, NdT) significa semplicemente “to spell” (scandire le parole, NdT), per manipolare le parole e per cambiare la coscienza della gente. E penso che questa sia la ragione per la quale un artista o uno scrittore siano la cosa più vicina che abbiamo, nel mondo contemporaneo, a uno sciamano. E credo che tutte le “culture” siano derivate da un “culto”. In origine, tutti gli aspetti della nostra cultura, nelle arti o nella scienza, erano appannaggio dello sciamano. Il fatto che in tempi recenti questo potere magico sia degenerato al livello di divertimento da quattro soldi e di manipolazione è, a mio parere, una tragedia. Attualmente, le persone che stanno usando lo sciamanesimo e la magia per dare forma alla nostra cultura sono pubblicitari. Invece che cercare di svegliare le persone, il loro sciamanesimo viene utilizzato come un oppiaceo per tranquillizzarle e renderle maggiormente manipolabili. Con la loro scatola magica della televisione e con le loro parole magice, con i “jingle”, possono far sì che tutte le persone di un Paese pensino alle stesse parole e alle stesse cose banali esattamente nello stesso momento. In tutta la magia c’è un incredibile componente di linguistica. (…) Gli scrittori e le persone che si occupavano di parole erano temuti e rispettati come maghi. In tempi più recenti, penso che gli artisti e gli scrittori si siano venduti e si siano convinti della credenza comune che l’arte e la scrittura non siano altro che forme di intrattenimento. Non vengono più viste come forze trasformatrici che possono cambiare un essere umano, che possono cambiare una società. Vengono viste come puro divertimento, cose con cui possiamo riempire venti minuti o mezz’ora della nostra vita mentre aspettiamo di morire. Il lavoro degli artisti non è quello di dare al pubblico ciò che il pubblico vuole. Se il pubblico sapesse ciò di cui ha bisogno, allora smetterebbe di essere pubblico e diventerebbe l’artista. Il compito dell’artista è dare al pubblico ciò di cui ha bisogno. Quando facciamo il volere del nostro Vero Sè, stiamo inevitabilmente facendo il volere dell’Universo. Nella magia, questi due concetti sono indistinguibili. Ogni anima umana è, infatti, una singola grande anima umana, ed è l’anima dell’Universo stesso. Fintanto che fate il volere dell’Universo è impossibile fare qualcosa di sbagliato.”
Tratto da The Mindscape of Alan Moore
Posted in Attualità, Fumetti, Scienza | 6 Comments »