Arte e Magia

March 9th, 2009 by abietto

“Allo scadere del mio quarantesimo compleanno, invece che annoiare i miei amici con una cosa mondana come una crisi di mezza età, ho deciso che sarebbe stato più interessante terrorizzarli diventando completamente pazzo e auto-dichiarandomi un mago. È una decisione che ha vecchie radici e mi è sembrata la conclusione logica della mia carriera di scrittore. Il problema con la magia è che, essendo per molti versi una scienza del linguaggio, bisogna stare davvero molto attenti a ciò che si dice. Perché, se improvvisamente vi dichiarate dei maghi senza alcuna consapevolezza di ciò che questo comporta, un giorno è probabile che vi svegliate e che scopriate di esserlo diventati. C’è molta confusione su cosa sia effettivamente la magia e penso che si possa fare un po’ d’ordine. Se prendete le prime descrizioni della magia, noterete che essa viene definita semplicemente “l’Arte”. Io credo che la definizione sia letterale. Credo che la magia sia arte e che l’arte, che si tratti di scrivere, di fare musica, di scolpire statue o di qualsiasi altra forma, sia letteralmente magia. Perchè l’arte, proprio come la magia, è la scienza della manipolazione dei simboli, parole o immagini, per raggiungere un cambiamento nella coscienza. Il linguaggio della magia parla della scrittura e dell’arte almeno quanto parla di eventi sovrannaturali. Un “Grimoir” (grimorio, NdT), ad esempio, cioè il libro degli incantesimi, è semplicemente un modo “strano” di dire “Grammar” (grammatica, NdT) e “cast a spell” (lanciare un incantesimo, NdT) significa semplicemente “to spell” (scandire le parole, NdT), per manipolare le parole e per cambiare la coscienza della gente. E penso che questa sia la ragione per la quale un artista o uno scrittore siano la cosa più vicina che abbiamo, nel mondo contemporaneo, a uno sciamano. E credo che tutte le “culture” siano derivate da un “culto”. In origine, tutti gli aspetti della nostra cultura, nelle arti o nella scienza, erano appannaggio dello sciamano. Il fatto che in tempi recenti questo potere magico sia degenerato al livello di divertimento da quattro soldi e di manipolazione è, a mio parere, una tragedia. Attualmente, le persone che stanno usando lo sciamanesimo e la magia per dare forma alla nostra cultura sono pubblicitari. Invece che cercare di svegliare le persone, il loro sciamanesimo viene utilizzato come un oppiaceo per tranquillizzarle e renderle maggiormente manipolabili. Con la loro scatola magica della televisione e con le loro parole magice, con i “jingle”, possono far sì che tutte le persone di un Paese pensino alle stesse parole e alle stesse cose banali esattamente nello stesso momento. In tutta la magia c’è un incredibile componente di linguistica. (…) Gli scrittori e le persone che si occupavano di parole erano temuti e rispettati come maghi. In tempi più recenti, penso che gli artisti e gli scrittori si siano venduti e si siano convinti della credenza comune che l’arte e la scrittura non siano altro che forme di intrattenimento. Non vengono più viste come forze trasformatrici che possono cambiare un essere umano, che possono cambiare una società. Vengono viste come puro divertimento, cose con cui possiamo riempire venti minuti o mezz’ora della nostra vita mentre aspettiamo di morire. Il lavoro degli artisti non è quello di dare al pubblico ciò che il pubblico vuole. Se il pubblico sapesse ciò di cui ha bisogno, allora smetterebbe di essere pubblico e diventerebbe l’artista. Il compito dell’artista è dare al pubblico ciò di cui ha bisogno. Quando facciamo il volere del nostro Vero Sè, stiamo inevitabilmente facendo il volere dell’Universo. Nella magia, questi due concetti sono indistinguibili. Ogni anima umana è, infatti, una singola grande anima umana, ed è l’anima dell’Universo stesso. Fintanto che fate il volere dell’Universo è impossibile fare qualcosa di sbagliato.”

Alan Moore - 2003
Tratto da The Mindscape of Alan Moore

Posted in Attualità, Fumetti, Scienza | 6 Comments »

Attenzione: Spoiler

February 24th, 2009 by abietto

Avete letto Watchmen? No? Il vostro valore come esseri umani è improvvisamente sceso a livelli protozoici. Uscite di casa, in questo preciso istante, e andate a cercare una copia del fumetto. Compratelo. Tornate a casa. Leggetelo, tutto d’un fiato, senza evitare extra, prefazioni, inserti ed epiloghi. Smettete di leggere queste righe e andate a comprarlo. Quando l’avrete finito, tornate qui. Fino a quando non avrete compiuto queste operazioni, sappiate che usarvi per test clinici su nuovi farmaci o prodotti di bellezza o come crash-test dummies non sarà considerato peccato agli occhi del Signore.

Okay, ora presumo di star parlando a quelli di voi che rientrano a pieno titolo nel concetto di “consorzio umano”. Come forse saprete, tra dieci giorni esce in America (e non so bene quando in Italia) l’adattamento cinematografico del fumetto a opera di Jack Snyder. Per chi non sapesse chi è, si tratta del tizio che ha diretto 300. Io non ho letto il fumetto, ma il film non mi è dispiaciuto e sono, fino a questo momento, piuttosto felice che il progetto Watchmen sia finito nelle sue mani.

Fino a questo momento.

Perché, chiederete voi? Ebbene, perché ci sono voci incontrollate su internet che Snyder abbia modificato in modo abbastanza sostanziale il finale. Se ricordate la mia recensione di V for Vendetta potete immaginare quanto queste parole abbiano fatto salire un gelido brivido di morte sulla mia colonna vertebrale.
Il problema, nell’affrontare un’opera letteraria così complessa, è che bisogna mettersi nei panni dell’autore originario che ha speso tanto tempo, talento, sforzo e mestiere per far sì che ogni singolo dettaglio, ogni “panel”, disegno, personaggio, frase o sfondo, sia perfettamente incastrato come in un puzzle o in un castello fatto di fiammiferi. Se cambiate la posizione di un pezzo, di fatto, modificate l’intero disegno e rischiate di far cadere tutta la costruzione. È stato così per V, sfortunatamente, e spero proprio che non sia così per Watchmen perché sarebbe un terribile peccato.

Diciamo solo che, per non fare eccessivi spoiler ai pirla che non sono usciti a comprare il fumetto ma stanno continuando a leggere, tutto Watchmen si regge su un’unica enorme trave portante che si rivela nel finale. Quasi tutti gli elementi della trama, le azioni, le motivazioni principali dei personaggi, reggono e sono retti a loro volta dalla presenza di una certa cosa. Se eliminate o modificate quell’elemento, l’intero castello narrativo cade in pezzi. E allora non serve riprodurre le fotografie della prima squadra di Minutemen, incorniciate sui muri, con maniacalità. Non serve riprodurre ogni singola sequenza e pannello disegnato o riprendere i dialoghi parola per parola.

Le voci sembrano smentirsi l’una con l’altra e, a dir la verità, le ultime indiscrezioni riguardo a questo “twist” finale (che, per quanto sono riuscito a trovare, risalgono a luglio/agosto) sembrerebbero confermare la presenza della famosa “cosa”, l’aderenza al finale del fumetto e la costruzione delle fondamenta della storia. Ma non si sa mai. Quando Hollywood è in grado di prendere V e di trasformarlo in una brutta e inutile versione del Fantasma dell’Opera che combatte come Neo, tutto è possibile. Anyway, se qualcuno di voi ha indiscrezioni più recenti o più precise, sarò felice di leggerle e, nel frattempo… Sarà meglio incrociare le dita.

Ego ipse custodes custudio.

Posted in Film, Fumetti, Immagini, News | 14 Comments »

 
© 2000-2008 Abietti si Nasce Powered by Wordpress - ASN Theme by abietto based on the Minami theme.