Fine. Out. Kaputt. The end. Stop. Alt. Chiuso. Spaesa, cingola, scarpina, esternati, traduciti, gi�bilati. Andersen. Le gioeu s�n f�. It's over.

Certo, ci sono stati momenti belli, non c'� dubbio. Ho avuto qualche piccola soddisfazione e qualche riconoscimento. Ma cazzo, gente, quante mazzate sui denti cos�, aggr�tis. Quante stupidaggini mi hai fatto sorbire, quante menate inesistenti e inutili. E quanta energia sprecata, quanto tempo buttato al vento. Cose da fare e da dire ce ne son sempre troppe e bisogna averci il tempo e la voglia, bisogna averci. E l'occasione. E il modo. E mille altre cose, tra le quali il culo, che non fa mai male. E quello scarseggia assai, eggi�.
Eppure dall'inizio i miei propositi con te sono stati chiari, precisi, definiti, n� ti ho mai nascosto nulla di ci� che mi piace, dei miei sogni, delle mie aspirazioni e - perch� no? - delle mie manie e dei miei vizi. Ci� nonostante... Che delusione! E ora che siamo alla fine, tutto si chiude cos�, con un botto e un bicchiere di spumante...

...Ah, mio caro 2005, non hai mantenuto met� delle promesse che avevi fatto 365 giorni fa.

E ora � finita, out, kaputt, the end. Adios, amigo, adelante compaGneros, scuotiamoci le mani e tutto questo genere di cose. Sei andato, partito, finito, terminato, distrutto, morto. E vedo gi� un anno nuovo, fresco, giovane e pieno di promesse (che probabilmente non manterr�) come una nuova amante, conturbante e discinta, che si avvicina a grandi passi nevosi e freddi. Il 2006 � alle porte, e mi auguro che porti con s� una ventata di chiarezza, di consapevolezza e di responsabilizzazione, soprattutto alle persone che nel 2005 ne avrebbero avuto tanto di bisogno. Non chiedo molto, per me: nuovi problemi e nuove menate (baaaaaaaasta con quelli vecchi...), nuove sfide, nuove cose... Di ogni tipo. E che tu possa continuare a mettermi in discussione come ha fatto il tuo predecessore. Che il cammino possa continuare, ancora e ancora. Perch�, come diceva qualcuno:

Capodanno. La ragazza davanti a voi � appena stata rifiutata dal tipo che agognava. A voi non vi spiace. Ecco la battuta in due tempi che vi garantir� il LIMONE SICURO; vedendola triste nell'angolo vi avvicinate, le sorridete, e le sussurrate:
"eddaje, nun f� cos�: nun sei proprio er VAGONE DE MMERDA che lui dipinge..."
(pausa teatrale, e prima dello schiaffone dite)
"...ar massimo la LOCOMOTIVA!!!"

buon anno, cialtroni!! :D

"...E io ti chiedo perdono se, fratello, a volte tu mi hai fatto male... Io non potevo essere come te, un mago un angelo immortale. Pace a noi, che abbiamo avuto tanto da smarrir la luce della semplicit�. Quando poi si nasce, e il primo grido � un pianto, e il bambino � un uomo che il suo nome non sa dire mai. Pace a me, che non so amare ancora ci� che ho e non so non amar quel che non ho. Fermo sull'abisso, tra il rischio e la paura, cosa non mi uccise mi lasci� la forza di vivere. Pace a te, per quello che mi hai dato e per tutto ci� che tu non mi desti mai. E cos�, da solo, un cuore l'ho trovato: forse un mondo uomo sotto un cielo mago... Forse me."

Per Natale vorrei:

uno stallone belga, l'apertura di una palestra multidisciplinare sotto casa, un appartamento in centro, una patente di quelle che paghi senza fare l'esame (che non c'ho voglia), un Lamborghini Countach 500 Anniversary nero o blu elettrico, un pick-up della GMC, una katana d'epoca, un PC nuovo, un portatile Vaio con lo schermo da 17 pollici widescreen, una TV widescreen al plasma da 50 pollici, un sistema home-theatre, un i-Pod da 60 GB di quelli che puoi vederci anche i film, una spada-laser vera e funzionante, una bacchetta magica con dentro una piuma di fenice, il nuovo libro di Harry Potter in anteprima nazionale, un viaggio a New York per pattinare sotto il Rockefeller Center a Natale, un viaggio in Giappone per bere th� verde in polvere a Kyoto a Capodanno, l'Enterprise che viene a teletrasportarmi e a farmi fare un giro per la galassia, un po' di serenit�, una vincita da 60 milioni di � al SuperEnalotto, sapere che tutti i miei amici, i miei parenti e la gente a cui voglio bene � serena, tranquilla e sistemata, la salute e la forma perfetta per l'anno nuovo, un costume da Jedi tipo quelli usati nei film che ho visto alla mostra della Triennale e (gi� che ci sono) anche tutti i poteri correlati, bere una Guinness con Fish, bere un Lagavulin con Stephen King, bere un bicchiere di spumante con Peter Gabriel, bere una Bud con Tarantino, tirare in testa una lattina di Bud a Lucas, un po' pi� di costanza e di sicurezza... E un sacco di altre cose.

Ma, francamente, il regalo che mi avrebbe fatto pi� piacere ricevere in assoluto, sarebbe stato un altro: una risposta diversa a un invito. Un "S�".

Bisogna accontentarsi, pare.

"Pandora fu una donna mortale creata da Efesto (Vulcano) per ordine di Giove, che voleva punire l'umanit� per il dono del fuoco fattole da Prometeo. A lei tutte le divinit� dell'Olimpo donarono ogni sorta di pregi e virt�; da qui il nome: Pandora, tutta un dono. Dal maligno Mercurio, per�, le fu donata anche la curiosit�, quell'invincibile forza che la spinse ad aprire lo scrigno (il vaso di Pandora) che le aveva donato Giove, e dal quale scaturirono poi sulla Terra tutti i mali da cui venne afflitto il genere umano."

Bon, la frittata � stata fatta un sacco di tempo fa.
Tanto vale continuare ad esser curiosi e scoprire la Pandora dei giorni nostri, che sta nel webbe e ci dona, per l'appunto, musica a ufo, senza soluzione di continuit� e con possibilit� di scelta per genere.
Sembra, tra l'altro, che il database sia incredibilmente ricco e particolareggiato, dacch� digitando il nome degli inarrivabili "Camel" come nome della mia (prima) radio personale, questo � partito con una sfilza di chicche da intenditore, tutte a tema col genere, tanto da lasciarmi decisamente stup�to.
Il vaso da aprire sta qua:

Il desiderio di perpetuare la propria presenza su questo pianeta � sempre stato un elemento abbastanza significativo insito nell'uomo.
Ha generato, tra le tante varianti, l'idea del diario personale, fino a poco tempo fa compilato a mano, con pazienza e soprattutto tempo.
I tempi cambiano ma questo desiderio continua a conoscere nuovi metodi per realizzarsi, grazie, questa volta, alla tecnologia ed alla semplicit� di utilizzo e accesso di un semplice sito web.
Si chiama FutureMe, ed � l'ultima originale trovata di un paio di ragazzi austriaci che permette a chiunque di inviarsi un'email nel futuro.
Basta iscriversi al sito ed � subito possibile scrivere qualsiasi cosa si voglia ricevere tra, magari, vent'anni.
L'idea � basata sul fatto che "la memoria � meno precisa dello scritto", pertanto � possibile inviarsi qualsiasi cosa, anche magari una specie di diario di ricordi, in modo da poterne rileggere tra qualche anno.
Mi chiedo se sia fattibile andare oltre, a questo punto, e far s� che non io, bens� qualche mio discendente riceva un mio messaggio di qualsiasi tipo, ma l'unica risposta che mi viene � che, almeno per ora, per questi casi il formato cartaceo oltre a permettere di trasmettere qualcosa con la propria scrittura, che non mi pare poco, sembra ancora essere il migliore e pi� sicuro.
L'esistenza del mio account di posta dopo che sono trapassato non � infatti poi cos� garantita... Una cassetta di sicurezza in una banca, per esempio, lo � un po' di pi�.

Mi piacerebbe per� ora poter vedere quanti sono i messaggi gi� inviati a John Connor con scritto: "Tua madre, qui, fa un lavoro equivoco", oppure direttamente a SkyNet con scritto: "Puppamelo!", cosa che credo almeno per il momento non capiranno...
A questo punto, comunque, vista l'enorme creativit� del popolo di internet, comincio a nutrir speranza che si realizzi qualcosa che permetta il percorso inverso, tipo che qualche mio discendente futuro mi possa mandare un'email indietro nel tempo che oltre a mandare a cagare il bisnonno e fare dispetti tipo raccontare il finale di "Rocky XV - Mach al termine dell'Universo", o di "Matrix XII - The Final Solution: Format C:\", mandi anche dei bei numeri vincenti da giuocare all'enalotto.
Ovviamente mi mander� a cagare perch� la vincita me la sar� selvaggiamente spesa tutta, lasciando tutti a bocca asciutta...

.... per tutti noi che passiamo ORE davanti al monitor. Un mondo senza internet . E non dimenticate di tirare foglietti e levette, come nei giochi per i bimbi.... :)

Vi ricordate le "guerre dei Quoti", incredibile traduzione del '77 di "the Clone wars"? Beh, se pensate che quello sia erratico, state a sentire questo.
Ho visto "Nickname: l'Enigmista". Il film � il classico teenage horror ambientato in un college residenziale americano, un po' tipo il buon vecchio "Urban Legends". Non sto a farvi spoiler, ma a un certo punto i due protagonisti devono inventarsi un nick sulla rete interna della scuola. Il dialogo in italiano � pi� o meno: "Diamogli un nome." - "L'Enigmista." - "Mi piace!". Dopodich� il tipo che ha avuto l'idea digita il nick sul computer. E digita "The Wolf".

The Wolf = L'Enigmista.
Ma che �? Neanche Altavista fa traduzioni del genere.

Il titolo del film, in lingua originale, � "Cry_Wolf" (con tanto di underscore, e significa "gridare al lupo", e infatti � proprio il senso della trama). Ora, non � che per caso il fatto che "Saw - L'Enigmista" e il suo seguito (che � nelle nostre sale in questo periodo) abbiano avuto tanto successo ha spinto i distributori a infilare un "Enigmista" anche qui, a random? Ma chi la paga, 'sta gente? Perch� non potevano lasciare il titolo originale? Tanto ormai lo fanno per un sacco di film! Come si pu� pensare di mettere una scena in cui si vede scritto sullo schermo "Wolf" e i personaggi leggono "l'Enigmista"? E, soprattutto, perch�? Perch�? Perch�?

Sigh. Che Natale approssimativo.

Marted� scorso comincio a vedere delle curiose righe sul desktop. Dopo una serie di tentativi arrivo a sospettare della scheda video, poi dell'alimentatore che sembrava stesse tirando gli ultimi. Il computer non si accende pi�, l'alimentatore non d� energia. Che cazzo c'� che non va? Compro un nuovo alimentatore di quelli ultrapotenti (500 watt con mega ventola sotto da 12 centimetri) ma ancora non accade nulla. Dopo qualche altro test mi rassegno a dover spendere del denaro, e porto il computer nel mio negozio di assistenza preferenziale. I tizi guardano e sentenziano: "O il processore o la scheda madre o, se sei davvero sfigato, entrambe le cose". Io tiro gi� tutte le divinit� di tutti i pantheon a partire dagli hittiti fino alla new age e al "Deities & Demigods" di Dungeons & Dragons e torno a casa. Da marted� scorso a stasera, quando mi hanno ridato il computer, insomma, non ho avuto modo di connettermi e di fare nulla, tanto meno lavorare. Alla fine, il problema � risultato essere il processore (un PIV 3.0 GHz) che si � letteralmente biofuso saldandosi al dissipatore e alla ventolona sovrastante. Una cosa del genere capita una volta ogni venti milioni di computer o gi� di l�, e infatti n� io n� nessun altro del negozio in questione aveva mai visto niente di simile. La scheda madre e la scheda video, nonch� le altre periferiche e la RAM, comunque, sembrano a posto, quindi sostituita la CPU rieccomi a voi. Una settimana senza PC e senza internet � davvero un'esperienza che, almeno per uno come me, non auguro a nessuno, una roba tipo inferno dantesco. Ora so che se dio esiste e mi odia (come mi sembra evidente) alla mia morte mi trover� in una sala con una dozzina di computer strafighi collegati in rete e con installati tutti i giochi pi� belli del mondo.

Tutti rotti.