Dampyr

September 27th, 2002 by abietto

Un nuovo anti-eroe

La copertina dell'alboSiamo in un paese del vicino oriente, martoriato da una guerra civile di cui ormai nemmeno i soldati ricordano più le ragioni. In questo scenario tragico e attuale si muovono delle figure oscure e maligne che da secoli imperversano sul nostro pianeta: i vampiri. I Maestri della Notte sono esseri alieni, potenti e immortali, che possono trasformare con il loro morso gli esseri umani in succhiasangue. A volte, però, l’unione di uno di questi esseri con una donna umana è feconda e costituisce per loro una grande maledizione: l’ibrido che viene alla luce è un dampyr, un “sangue del diavolo”, un essere il cui sangue è per i vampiri come acido velenoso. Questa strana creatura, incarnata nei panni del ciarlatano Harlan Draka, che vive di espedienti dovuti alla nomea che si è fatto, diventa l’unica speranza per un gruppo di soldati che si trovano ad affrontare una minaccia sovrannaturale in un villaggio abbandonato.
Da questo “incipit” partono le gesta del nuovo anti-eroe bonelliano, l’ultimo di una lunga serie di esperimenti (non sempre ben riusciti) che negli ultimi anni hanno letteralmente invaso le edicole con nuovi personaggi e nuove serie di ogni tipo. Dopo Magico Vento, Napoleone, Julia, Brendon, e Jonathan Steele, Boselli ha deciso di offrire al pubblico di fan della casa editrice di fumetti più amata d’Italia un personaggio diverso e intelligente. Il mito del vampiro e le sue variazioni sul tema, infatti, sono certamente un argomento inflazionato, soprattutto in questo periodo in cui giochi di ruolo dal vivo e non, film e libri (ad esempio quelli di Anne Rice) hanno riportato prepotentemente i riflettori su queste creature della notte. La sfida di riuscire a realizzare un’opera narrativa che possa contenere contemporaneamente elementi tradizionali e slanci innovativi non è un’impresa facile. Tuttavia, a giudicare dal primo numero di una serie che è stata preparata con molta attenzione negli ultimi cinque anni, possiamo dire con una certa sicurezza che tale sfida sia stata ampiamente vinta.
Gli elementi “noir”, talvolta splatter e fantastici si incastrano alla perfezione, senza soluzione di continuità, nella narrazione e si miscelano con quelli più realistici (e in certi casi non meno grandguignoleschi) che ci presentano uno scenario di distruzione e di miseria che non vedevamo dai tempi delle avventure di Mister No ambientate nella Seconda Guerra Mondiale.
Per quanto riguarda i disegni, il primo numero è stato illustrato da Mario Rossi (in arte Majo), un disegnatore che riesce a rendere in maniera terribilmente realistica gli scenari e le ambientazioni e ha davvero il dono di saper far “muovere” i personaggi, dando grande vita alle scene d’azione, anche le più cinematografiche e frenetiche. La copertina, disegnata da Andrea Riboldi, può dare un’imperessione più statica, ma il soggetto della copertina di un “primo numero” spesso si limita a presentare il personaggio (anche se “La Notte dei Morti Viventi” viene tuttora ricordata come un capolavoro). Basta, infatti, dare un’occhiata alla cover del secondo numero (”La Stirpe della Notte”) per rendersi conto delle capacità cinetiche di questo artista.

Se volete saperne di più sui Vampiri…
Sito recensito su Vampiri.it

Posted in Recensioni di Fumetti

Scheda

Titolo: Il Figlio del Diavolo
Autori: Boselli, Colombo & Majo
Info: 94 pagg. B/N - L. 3.500
Soggetto: 75%
Sceneggiatura: 80%
Disegni: 85%
Complessivo: 80%
 

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