Shaolin Soccer

February 4th, 2003 by Reckall

Arrivano i Superboys! Quelli veri!La locandina del film

Ci sono film che non hanno alcun bisogno di essere originali, ma unicamente di mantenere ciò; che promettono. Quando in pizzeria uno ordina una napoletana non si aspetta di trovarci dentro la Nutella ma solo di mangiare una pizza buona con pomodoro, mozzarella e acciughe. In modo simile, quando si fa partire un film che si intitola “Shaolin Soccer” l’unica cosa che importa alla fine è se l’intento di rifare Fuga per la Vittoria con Holly e Benji girato tipo The Matrix sia riuscito o meno. Se avete dato un’occhiata al voto, già saprete che l’intento è riuscito.
Tom Cruise in azioneShaolin Soccer è l’ultimo film del regista cult di Hong Kong Stephen Chow, e, se non il migliore, senz’altro uno dei più divertenti. Mi correggo: alcune scene alla fine ho dovuto rivederle perché la prima volta piangevo per il ridere. La semplicità e la banalità della trama rientrano nell’intento parodistico e non hanno quasi bisogno di commento: un umile spazzino (Chow) ex-allievo di una prestigiosa scuola di kung-fu, è alla ricerca di un mezzo per spiegare al mondo l’importanza della sua filosofia. Dopo un disastroso tentativo di farlo attraverso la musica da night-club, egli - grazie anche all’incontro con un ex-stella del calcio oggi permanentemente invalida - si convince che il nobile gioco della pedata potrà servire al suo scopo. Per fare ciò egli contatta gli ex-compagni di corso cercando di convincerli a fare parte della squadretta che sta tirando su. Quelli che un tempo erano nobili guerrieri shaolin oggi sono relitti che vivono ai margini della società - obesi, umiliati, cinici e disillusi. In qualche modo la squadra viene organizzata e, sotto la guida dell’anziano calciatore zoppo, inizia la faticosa scalata verso la finale del “Supercampionato Cinese” - ove li attende il potentissimo, corrottissimo e dopatissimo “Evil Team”.
Prima di andare avanti devo fare una premessa: qualunque film giri la scena clou di una partita di calcio rifacendo esattamente la scena iniziale dello sbarco di Salvate il Soldato Ryan è un capolavoro - e anche se le mura di internet piangeranno sangue, questo fatto non cambierà. Fine della premessa.
Come dicevo, non c’è nulla in Shaolin Soccer che tradisca il solco tracciato dai titoli di testa: la squadra parte come una manica di fantozziani incompetenti, incontra brucianti delusioni, cresce, si iscrive al Supercampionato e, pian piano, inizia a dispiegare tutte le sue potenzialità. Quando si arriva allo scontro finale con l’Evil Team (per vincere il quale il cattivissimo proprietario ha comprato l’arbitro, i guardialinee, il terzo uomo, i giudici del torneo, la federazione calcistica, il comitato olimpico e il ministero dello sport cinese), già sappiamo che il film - come i suoi protagonisti - vincerà o perderà per quello che accadrà sul campo. E quando nella battaglia che si scatena iniziano a apparire effetti del doping che trasformano i cattivi in Nazgul, palloni che diventano comete, gente che vola, draghi spettrali di pura energia malvagia evocati sul terreno di gioco per colpire gli avversari (non me lo sto inventando) e le mistiche scarpe da calcio ultralogore riparate dall’innamorata dell’eroe con una patch di Poochie (e ovviamente capaci, grazie alla forza dell’amore, di sparare palloni a nove volte la velocità del suono), alla fine del primo tempo (della partita) già si sa che quella sera si andrà a dormire contenti.
È assolutamente impossibile elencare tutti i riferimenti visivi e musicali - espliciti e impliciti - che Shaolin Soccer fa ad altri film, anche perchè sospetto che molti si riferiscano a film cult in oriente ma sconosciuti qui in Europa. Tra quelli che ho riconosciuto vi sono (visivamente) Jurassic Park, Salvate il Soldato Ryan, The Matrix, Mortal Kombat, The Blair Witch Project, i cartoni animati di Holly & Benji e Arrivano i Superboys, Armageddon, I Tre dell’Operazione Drago, L’Ultimo Combattimento di Chen, Il Buono, il Brutto e il Cattivo, Fuga per la Vittoria, certi spot della Nike e (ma questa è solo una mia ipotesi) perfino Fantozzi (certe scene sembrano il rifacimento diretto della partita tra impiegati del primo Fantozzi, ma può essere un caso).
Vi è inoltre una scena così uguale in spirito a una famosa sequenza di Blackhawk Down che penso si possa dire che si tratta del secondo caso in cui la parodia è arrivata prima della scena seria (dopo Il Dottor Stranamore/A Prova di Errore). Le musiche, d’alto canto, citano Morricone, Armageddon, Face/Off, Il Re Leone (con parti di This Land rifatte al limite del plagio O__o), Momenti di Gloria (tra l’altro non il famoso tema principale, ma alcuni dei meno conosciuti ma altrettanto bei temi secondari composti da Vangelis per il film, come 100 Meters), una cover davvero molto, molto personale di California Dreaming e altre che, giuro, non sono riuscito a ricordare. Tutto ciò contribuisce all’atmosfera di surreale enfasi che circonda praticamente ogni momento “drammatico” del film - e che paradossalmente riesce retrospettivamente a mettere ancora più in ridicolo quei filmoni (come lo stesso Armageddon) che di tale drammaticità vorrebbero fare il proprio punto di forza! ^__^
Shaolin Soccer non è affatto un film perfetto. In alcuni momenti perde di ritmo e insegue inutili lungaggini, mentre qua e là sembra che alcune scene non siano state montate in modo del tutto corretto, con salti logici e tagli incomprensibili. Gli effetti speciali, inoltre (benchè copiosissimi) spesso sono estremamente visibili - al livello di quelli dei film di Bud Spencer e Terence Hill degli anni ‘70, per intenderci, anche se in CG. Altri però sono ottimi, e al livello di qualsiasi produzione Holliwoodiana. Così, visti pregi e difetti, Shaolin Soccer alla fine si meriterebbe un bel “4 su 5?. Ma vi è un’ulteriore considerazione da fare: e cioè che egli rappresenta anche con grande efficacia quel genere di film che, in alcuni ambienti, genera critiche tanto snobistiche quanto vacue tanto assolutamente non collegate ad alcun intento, contenuto o spirito della pellicola stessa, configurandosi così alla fine come ragguardevoli scemenze intellettuali. Dovendo, dunque, riconoscere al film anche il merito di mettere in evidenza questo diffuso e divertente fenomeno, trovo giusto aggiungere punti alla valutazione!

Posted in Recensioni di Film

Scheda

Titolo: Shaolin Soccer
Regia: Stephen Chow
Cast: Stephen Chow, Ng Man Tat, Wong Yat Fei...
Soggetto: 70%
Sceneggiatura: 85%
Divertimento: 100%
Complessivo: 90%
 

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