La Vendetta dei Sith

June 15th, 2005 by abietto

C’è di buono che almeno è finita

Obi-Wan Kenobi interpretato da Ewan McGregorDopo l’uscita di Episodio I e i primi mugugni dei fan, i più cauti hanno affermato: “aspettiamo di vedere l’intera trilogia”… Dopo l’uscita di Episodio II e il crescente sentimento di critica feroce nei confronti di Lucas, tale consiglio da parte dei fan più accaniti si è trasformato lentamente in una preghiera. Ora, che Episodio III è uscito, non è certo più possibile cercare altre scuse o alibi: la trilogia è completa e qui, davanti ai nostri occhi. Se da una parte è vero che Episodio III mette in una luce differente i primi due episodi, svelando alcuni arcani, dall’altro lato Lucas sembra mancare completamente il bersaglio di riunirsi logicamente alla trilogia originale. L’interno di un’astronave e qualche battuta di dialogo sono tutto ciò che il regista mette in campo per farci credere che questo sia effettivamente un prequel di Episodio IV… Ma basta rivedere Episodio IV per rendersi conto che non è così, per avvertire delle forti note stridenti.
I Wookie: un altro tema trattato molto superficialmenteIl fulcro della trilogia di prequel è raccontare la storia di Anakin Skywalker, di come un ragazzo di buon cuore si trasformi nella più potente minaccia che la galassia abbia mai conosciuto. Purtroppo, però, in tre film e più di sei ore di girato, senza contare tutto l’Expanded Universe e le scene tagliate, eccetera, c’è soltanto una singola scena che sembra andare autenticamente in questa direzione: il combattimento tra Anakin e Obi-Wan in questo episodio.
Non è certo con una sola scena azzeccata e qualche battuta di dialogo ben scritta (da Spielberg…) che si possono ricollegare tutte le trame lasciate in sospeso tra i due film precedenti e i tre successivi. Rimane da capire perché scegliere un cacciatore di taglie qualunque per fare un esercito di cloni, perché l’intoduzione dei Midichlorian (del tutto inutile ai fini della trama), perché introdurre in Episodio III un personaggio come il Generale Grievous, ridondante e inutile (e, se è per questo, perché introdurre Jar Jar Binks in primo luogo)… Sono tutte scelte che vanno verso una spettacolarità estemporanea, la decisione di inseguire quel “rollercoaster ride” che è diventato il centro della nuova filosofia di Lucas, senza una reale comprensione dei punti focali della storia, delle cose che il pubblico vuole veramente vedere e farsi raccontare.
Una spettacolare scena di battaglia nello spazioIl Darth Vader di Episodio IV e V, quello che ha contribuito più di qualsiasi altra cosa al mito di Star Wars, non ha nulla a che vedere con il Darth Vader di Episodio III o con l’Anakin di questa trilogia. È un essere spietato e diretto, dotato di una potenza che si può percepire in ogni suo gesto, in ogni suo ordine. Non c’è traccia di conflitti adolescenziali e, giustamente, ci si immagina che i motivi che l’hanno spinto a diventare ciò che è siano qualcosa di diverso dalle motivazioni di un personaggio tratto dalla soap-opera per teen-ager media prodotta negli States. Purtroppo, Lucas non è riuscito a rimanere fedele al duro lavoro che aveva compiuto durante le riprese del primo film, alla fiducia che aveva dato ai collaboratori durante le riprese del secondo. Non è riuscito a capire che fare un “blockbuster” e fare la storia del cinema sono due cose diverse. O forse l’ha capito, ma non gli interessa più fare la storia del cinema.
Anakin moribondo e bruciato dalla lava dopo la battaglia su MustafarE le contraddizioni non finiscono qui: come fa Leila a ricordare sua madre “bella, ma molto triste” se ha appena il tempo di gettarle uno sguardo da neonata? Altri misteri della Forza? Ma la Forza non dovrebbe essere la foglia di fico dietro cui nascondere tutte le spiegazioni, tutte le incongruenze della trama. E perché Padmé Amidala si lascia morire? Dice “C’è ancora del buono in lui, lo so”… Non è forse una motivazione forte abbastanza per rimanere in vita e cercare di redimere il suo amore perduto? E se anche questa non bastasse, due figli non sono una ragione più che sufficiente per vivere? Perché Anakin passa al Lato Oscuro dopo aver visto Palpatine uccidere Mace Windu in modo così terribile? Perché, soprattutto, rimane Darth Vader quando la ragione principale per cui prende questa decisione (Padmé) muore? Tutte queste motivazioni personali dei personaggi vengono trattate in modo molto superficiale e maldestro… peccato che siano il cuore della trama e il motivo per cui tutti hanno aspettato trent’anni per vedere un nuovo film di Star Wars.
Darth Vader e l'Imperatore osservano la costruzione della Morte NeraTuttavia, Episodio III ha anche dei pregi: i dialoghi sono marginalmente migliori di quelli dei due precedenti episodi, così come il ritmo narrativo e alcune scelte di regia e di sceneggiatura. Gli effetti speciali sono strepitosi, al di là di qualsiasi cosa si sia vista finora. Alcune scene di battaglia sono intense e molto ben curate, e lo scontro tra Anakin e Obi-Wan, come già detto, vale probabilmente da solo il biglietto d’ingresso.
Ma nel complesso, Lucas ha mancato il bersaglio. Il motivo per cui “Una Nuova Speranza”, “L’Impero Colpisce Ancora” e “Il Ritorno dello Jedi” (in parte) verranno ricordati per molti decenni a venire, mentre questa nuova trilogia verrà dimenticata o trattata come una “curiosità per fan” è molto semplice e innegabile: quelli sono film migliori.

Posted in Recensioni di Film

Scheda

Titolo: Star Wars - Episodio III: La Vendetta dei Sith
Regia: George Lucas
Cast: Natalie Portman, Hayden Christensen, Ewan McGregor, Cristopher Lee…
Soggetto: 70%
Sceneggiatura: 55%
Effetti Speciali: 90%
Complessivo: 60%
 

One Response

  1. abietto

    Questa è una prova di commento.

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