Il Ritorno del Re

April 28th, 2004 by abietto

Ogni saga ha una conclusione…

Una delle scene tagliate dalla versione finaleCi sono cose che lasciano senza parole e senza fiato. Questo è esattamente l’effetto che mi ha fatto la visione de Il Ritorno del Re, ultimo capitolo della saga de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson.
In parte perché è probabilmente il capitolo in assoluto più aderente alla trama del romanzo, in parte perché il finale è terribilmente malinconico, in parte per la Sindrome di Stendhal che prende dopo l’attacco a Minas Tirith e in parte per molte altre cose… Sono rimasto mesi senza riuscire neanche lontanamente ad affrontare l’idea di scriverne una recensione.
L'assalto dei RohirrimIntendiamoci: non è che questo capitolo non abbia dei difetti (anche se la maggior parte di essi sono da imputare alle scelte fatte dagli sceneggiatori e dal regista ne Le Due Torri): il “Sentiero dei Morti” con gli spettri degli antichi vassalli maledetti di Gondor è stato realizzato proprio alla Peter Jackson e così l’assalto di tali spettri alle truppe di Mordor durante l’assedio di Minas Tirith. Scelte che io non condivido completamente: avrei preferito qualcosa di più astratto e poetico, mentre qui ci troviamo di fronte a una versione fantasy dei fantasmi di Sospesi nel Tempo. Anche l’Occhio di Sauron che fisicamente si muove sul territorio di Mordor come un immenso riflettore moderno mi ha lasciato piuttosto perplesso… Anche in quel caso avrei preferito un’interpretazione più metafisica (come peraltro Jackson ha sembrato voler dare ne La Compagnia dell’Anello).
Un'altra spettacolare scena tagliata che vedremo nella versione DVDIn ogni caso… Tutte le linee narrative giungono a una risoluzione soddisfacente, i personaggi (anche quelli meno azzeccati come Éowyn) trovano un loro senso e una loro precisa collocazione nell’economia drammatica della storia e gli eventi partono lentamente per accelerare con gradualità e costanza nel corso del film, raggiungendo l’acme alla battaglia più spettacolare mai vista in una qualsiasi sala cinematografica di tutti i tempi.
L’assalto a Minas Tirith da parte di Mordor è veramente incredibile: il modo con cui le truppe nemiche usano le peculiarità delle proprie unità, sfruttando le capacità aeree dei Cavalieri Neri, la potenza dirompente degli Olifanti e la marea nera di Orchetti che penetrano in ogni più piccola breccia nelle mura, è davvero impressionante. Né è da meno la capacità di Gandalf di coordinare le difese per cercare di resistere fino all’arrivo di Aragorn.
Gli Orchetti di MordorMa le sequenze più commoventi sono senza dubbio quella all’interno della Voragine di Fuoco del Monte Fato e il “commiato” di Frodo e Bilbo dai loro compagni al momento di salpare dai Rifugi Oscuri per giungere nelle Terre Imperiture. Sono momenti che esprimono in modo estremamente realistico la disperazione e l’annullamento dei personaggi, le piccole speranze che sembrano ormai sciocche e lontane e quella scintilla di vitalità che cattura lo spettatore attraverso tutta la sequenza finale fino ad arrivare alla triste conclusione della vicenda. Ed è assolutamente meraviglioso che le ultime parole pronunciate nel film siano esattamente le ultime parole pronunciate nel libro.
Aragorn, il Re tornato a GondorNon c’è molto da dire dal punto di vista tecnico, che non sia già stato detto nei capitoli precedenti: la regia ha mano ferma e decisa e conduce la storia con grande efficacia e con maestria, senza per questo perdere in poesia: l’amore per questo ultimo capitolo traspare da ogni inquadratura. La fotografia è pressoché perfetta e la colonna sonora è adeguata e più ricca di quella dei capitoli precedenti. Lo spettacolo è completo e assoluto e non lascia dubbi: ci troviamo di fronte a una svolta importante nel modo di fare cinema, a un punto in cui gli effetti speciali vengono davvero usati solo per sottolineare gli aspetti umani ed emotivi degli avvenimenti, e non per riempire (come accade ad altri registi) le mancanze contenutistiche o i buchi di sceneggiatura.
Non vedo l’ora di guardare la versione completa del film, che uscirà in edizione da 4 DVD tra qualche mese, e di rivedere l’intera trilogia nella “director’s cut” originale. Solo allora si potrà dare un giudizio definitivo sul monumentale lavoro di Peter Jackson. Ma già fin d’ora possiamo dire che si è meritato ogni singolo Oscar che l’Academy ha deciso di dargli in occasione di questo terzo capitolo.

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Scheda

Titolo: Il Ritorno del Re
Regia: Peter Jackson
Cast: Elijah Wood, Liv Tyler, Viggo Mortensen, Andy Serkis...
Soggetto: 90%
Sceneggiatura: 85%
Spettacolo: 100%
Complessivo: 95%
 

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