Facebook Xposting - Birthday Wishlist

October 25th, 2008 by abietto

Tra non molto sarà il mio compleanno e dato che ognuno di voi sentirà il pressante impulso di farmi un bel regalo (vero? ^__^), ma sarà imbarazzato dalle sue scarse finanze, considerato il periodo di recessione che stiamo passando, vi consiglio una simpatica alternativa al solito libro, CD o DVD: andate su DragonStore, un simpatico negozio online di modellismo e miniature, e scegliete una qualsiasi miniatura (o set di miniature) della Reaper Miniatures (serie “Dark Heaven Legends”, “Reaper Box Set” o “Warlord Miniatures”) oppure della Mongoose Miniatures (della serie “Starship Troopers”, in particolar modo gli Arachnid Warrior Bugs o l’Arachnid Tanker Bug). Si va dai 3 agli 80 e passa € (più, presumo, spese di spedizione) pagabili in carta di credito o PayPal, quindi è una wish-list decisamente adatta a tutte le tasche! Alternativamente, potete andare in uno dei due negozi Games Workshop a Milano e comprarmi un bel set di Tyranidi di vostra scelta (magari un “Hive Tyrant” o un “Carnifex”, eccetera), ma questa seconda opzione, tendenzialmente, è più costosa.
Non vi sentite già la coscienza molto più a posto? =)

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SMAG

October 21st, 2008 by abietto

Al CrepuscoloOkay, dire che per me questo è un periodo di merda è fare un complimento agli escrementi canini sui marciapiedi. Non sto a raccontarvi la rava e la fava… Diciamo solo che se mettete in un cilindro tutti gli aspetti principali della vita di una persona (che so, “soldi”, “lavoro”, “famiglia”, “salute”, ecc.), potreste estrarre tranquillamente un bigliettino a caso e avere la certezza che anche quell’aspetto stia facendo snowboarding su un K2 di pupù caduta di fresco (okay, a parte la vita sentimentale, eccheccazzo). Però c’è da dire che oggi sono successe due piccole, stupide cose, di quelle che ti fanno pensare che, dopotutto, può ancora darsi che l’universo si sviluppi in modo adeguato. Per motivi che non sto a raccontarvi per non tediarvi più di quanto già non faccia con i miei blabla filosofico-morali, oggi dovevo andare a Varese in treno. Non è particolarmente scomodo o lungo, come viaggio, quindi okay, però non ero certo nel migliore degli stati d’animo. Arrivo a Porta Garibaldi con mezz’ora di anticipo ed entro in una libreria dentro la stazione (baideuei, Porta Garibaldi non è una stazione ferroviaria con dentro qualche negozio, è più che altro un mega-mall in stile americano nel quale, incidentalmente, ogni tanto passa un treno). Beh, cosa mi vedo appena entrato in libreria? Una bella copertina nera con un teschio e il magico nome del grande Re del Brivido con una nuova, sana, cara, vecchia raccolta di racconti. Tiro il primo sospiro di sollievo da un bel po’ di tempo a questa parte ed esco con la mia orgogliosa copia (sono già a metà).
A Varese, fatto ciò che devo fare (ancora una volta, non vi tedio con i dettagli ma vi dico solo che l’operazione prevedeva uno Zeppelin, sette tonnellate di gelatina verde, dodici marinai norvegesi, un nano da circo e degli scheletri danzanti) mi appresto a visitare un simpatico negozietto di modellismo che ho trovato ivi (dove? quivi! - TMReddKaa). Giungo in loco e le mie fosche pupille leggono demotivate la notizia che in settimana il simpatico negozietto pratica l’agilissimo orario “17:30-19:15″, talmente ovvio e diffuso da farmi pensare, in un primo momento, che si tratti della chiave di una sciarada presa direttamente da “La Pagina della Sfinge” della Settimana Enigmistica. Noto all’interno una certa confusione che, l’ultima volta, non c’era affatto e mi dico: “Boh… Peccato… Il libro di King a inizio giornata mi aveva fatto ben sperare. Se il negozio aprisse sarebbe un ulteriore segno che il sole, prima o poi, squarcerà il velo di nubi…”. Dopo circa un minuto (il tempo di fumare una sigaretta mentre osservavo le miniature esposte in vetrina), il proprietario del negozio arriva trafelato dicendo che sta traslocando e spostando tutto il materiale in una nuova sede, poco più avanti nella via, e che certo, se voglio posso dare un’occhiata, anche se non è orario, tanto lui sta lavorando comunque, non ci sono problemi. Felice, lo aiuto a trasportare una cassettiera e mi metto a spulciare scatole di elfi, cavallerie celtiche e samurai. Getto l’occhio su uno scaffale di vecchia roba fantasy e vedo un “blister” di orchi Games Workshop buttato lì, senza scatola né altro. Prendo tutto ciò che mi serve, vado alla cassa (o quella che prima o poi diventerà la cassa del negozio) e gli chiedo: “E questi?” - “Ah, quelli… li abbiamo trovati qui dopo una giornata di dimostrazione di pittura che abbiamo fatto tempo fa, se vuoi te li regalo!”. E dopo tutto ciò, mi fa pure un ulteriore sconto sull’acquisto.
Beh… Che dire… A volte ho la sensazione che la vita sia un po’ come stare sulla sedia di una dentista strafiga che, mentre ti pratica il classico “Trattamento Maratoneta” ti fa il più bel soffocone mai provato. Un po’ spiazzante… Ma sicuramente non ci si annoia…

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…E parlando di dogmi…

October 20th, 2008 by abietto

…Ecco dieci “miti” che quasi tutti danno per scontati e che, invece, sono semplicemente falsi. Siete pronti a mettere in discussione le vostre convinzioni? Bene, allora andiamo a cominciare…

1. I Lemmings si suicidano
La leggenda vuole che i Lemmings (roditori simili a topi), quando la popolazione supera una certa soglia, si gettino volontariamente da un dirupo per equilibrare nuovamente le cose. Pare che tale leggenda sia nata da un documentario in cui i ricercatori hanno spinto i roditori oltre un dirupo, e che poi si sia diffusa tramite il tam-tam delle credenze popolari. I Lemmings non hanno mai mostrato simili tendenze in ricerche appena un po’ più scientifiche.

2. Capelli e unghie continuano a crescere dopo morti
Ovviamente non è vero: se il corpo è morto e il flusso sanguigno è fermo, non c’è modo che questo accada. La leggenda nasce dal fatto che i cadaveri osservati dopo qualche tempo passato nella fossa, sembravano avere i capelli e le unghie più lunghi di quando erano stati sepolti. Il punto, molto semplicemente, è che si tratta della pelle che si raggrinzisce e si ritira, esponendo maggiormente peli, capelli e unghie.

3. Se tagli i peli con il rasoio, crescono più folti, duri e scuri
Anche questo non è vero, o meglio, è vero solo in parte. Non è che i peli crescano più duri o più scuri, è che i peli che avete già hanno passato giorni, magari settimane o mesi a prendere la luce del sole, schiarendosi leggermente. Inoltre, i peli hanno normalmente una punta più morbida, mentre appena tagliati di netto dall’affilata lama di un rasoio, hanno ovviamente un’estremità più netta. In ogni caso, non crescono più folti: il passaggio di un bilama non moltiplica magicamente i follicoli.

4. Le mantidi religiose mangiano il maschio dopo (o durante) l’accoppiamento
Questa cosa è accaduta soltanto in alcuni esperimenti di laboratorio dove, presumibilmente, la mantide femmina (più grossa e forte del maschio) non era adeguatamente nutrita. In natura è possibile che la cosa accada (per quanto molto, molto raramente) ma di norma la femmina non fa nulla del genere. Gli esperimenti condotti in condizioni non naturali hanno portato a pensare che questo comportamente fosse normale, mentre invece è una rara aberrazione.

5. Non bisogna toccare cuccioli selvatici sennò la mamma non se li riprende
Anche questo non è vero. Probabilmente si tratta di una “bugia bianca” messa in giro dai genitori per evitare che i bambini si mettano a toccare orsetti, coniglietti, piccoli di varie specie di uccelli caduti dal nido, e chi più ne ha più ne metta. La giustificazione è che la mamma possa sentire “l’odore umano” e quindi non riconosca più i piccoli. È una stronzata pura e semplice: se trovate un piccolo merlo caduto dal nido, potete riportarcelo con le vostre mani tranquillamente e gli salverete la vita.

6. La grande muraglia è l’unico monumento che si veda dallo spazio
In primo luogo, non è facile vedere la grande muraglia cinese dallo spazio poiché è fatta con materiali del luogo, del tutto simili per colore all’ambiente circostante (quindi, è improbabile riuscire a vederla anche da un’orbita bassa). In secondo luogo, non è l’unico monumento che si veda dallo spazio (perché non si vede) ma al massimo potrebbe essere uno dei tanti. Grandi autostrade, aeroporti giganti, basi militari con grandi aree piatte… Sono tutti spettacoli che si possono vedere tranquillamente. Un’altra versione dice che la grande muraglia sia l’unico monumento umano che si possa vedere dalla Luna. Questo è semplicemente ridicolo: dalla Luna si vede il globo terracqueo abbastanza bene, ma la Terra è decisamente troppo lontana perché si possa vedere un qualsivoglia monumento umano terrestre. Al massimo, si possono vedere le luci urbane delle zone più concentrate durante le ore notturne.

7. Usiamo solo il 10% del nostro cervello
Questa stronzata è stata perpetrata da anni da maghi, stregoni, profeti, indovini, “studiosi” new age, e chi più ne ha più ne metta. Noi usiamo sempre e comunque il cento percento del nostro cervello, ma non tutto per fare ciò che stiamo facendo in quel momento e non tutto contemporaneamente. Voler usare il 100% del cervello in un unico istante è come voler fare marcia indietro e ingranare la prima contemporaneamente… Semplicemente non ha senso. Alcune zone si attivano in certi casi, altre in casi opposti. Inoltre, gran parte del cervello serve alla gestione dei muscoli e della deambulazione, dell’interpretazione sensoriale ed emotiva, e altre funzioni automatiche dell’organismo. Se qualcuno vi dice una cosa del genere, non sa assolutamente un cazzo di neurofisiologia (o è in malafede), ergo siete autorizzati ad attivare il 10% del cervello che vi permette di ridergli in faccia.

8. Nei rubinetti l’acqua forma vortici orari o antiorari per l’effetto Coriolis
L’effetto Coriolis riguarda la rotazione terrestre e l’influenza che ha su lunghi periodi di tempo su enormi masse di liquidi (o di gas). Sebbene sia presente, a livello teorico, anche nell’acqua del vostro cesso quando avete finito di fare “il bisogno grosso”, la sua influenza è del tutto irrilevante. La direzione in cui viene gettata l’acqua dal rubinetto (o dallo sciacquone), le imperfezioni (microscopiche) nel lavabo e mille altri fattori, sono svariati ordini di grandezza più determinanti dell’effetto Coriolis.

9. Dopo aver mangiato, dobbiamo aspettare un’ora (o due o tre) prima di entrare in acqua
Questa invenzione genitoriale che ha afflitto generazioni di bambini (che l’hanno tramandata una volta diventati genitori) è talmente radicata che io stesso, pur sapendo che non c’è nulla di vero, ancora oggi aspetto un po’ di tempo tra l’ingestione di qualche cibo e l’immersione in un qualche liquido. Se l’acqua è gelata, allora si può avere una congestione, certo (ma questo accade anche se l’aria è gelida e facciamo una passeggiata), ma a parte questo, non c’è nessun motivo scientifico plausibile per continuare a credere in questa leggenda metropolitana.

10. Le piante in stanza sono pericolose di notte perché rubano ossigeno
A quanto pare, persino i medici hanno creduto per un bel po’ a questa idiozia (tant’è che in genere nelle camere d’ospedale non si usava portare o tenere piante verdi). È vero che di notte le piante assorbono ossigeno ed emettono anidride carbonica, ma è anche vero che una singola infermiera che passi a controllare il paziente che sta dormendo, fermandosi pochi secondi, ruba ossigeno equivalente a quello che potrebbe rubare la pianta in mesi di permanenza. L’ossigeno che le piante forniscono durante il giorno è ampiamente superiore e compensa qualsiasi “sottrazione” notturna. Ergo: tenere piante in camera da letto è sanissimo.

Alla prossima puntata de: “Le stronzate in cui credete senza saperlo”. Buon lunedì!

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Statistiche

October 10th, 2008 by abietto

Alcuni dati su cui riflettere. Molto spesso i “teisti” criticano l’atteggiamento agnostico o ateo dicendo che senza una guida morale “superiore” non si può far altro che scivolare nell’amoralità, nel relativismo opportunistico e nichilista. In poche parole: se non segui la morale sacra della Bibbia, non hai morale. Se non hai un punto di riferimento fermo e inamovibile, puoi sentirti in diritto di fare tutto ciò che ti passa per la testa, poiché non c’è alcun valore assoluto di bene e di male. Se ciò fosse vero, allora gli atei dovrebbero essere più inclini dei teisti a commettere crimini di vario tipo. Sfortunatamente per i fedeli, è vero il contrario. A parte che è sotto gli occhi di tutti che nessuno abbia mai pilotato un aereo dentro un grattacielo in nome dell’ateismo, né che nessuno abbia mai scatenato una guerra sacra in nome della non-esistenza di Dio, né è mai capitata in cronaca alcuna notizia riguardante un ateo “fondamentalista” o “integralista” che si fa saltare in aria come kamikaze portando con se dei credenti, a giudicare dai più recenti sondaggi condotti negli Stati Uniti, la verità è molto meno ovvia di quanto si potrebbe pensare.

Tutti i dati sono stati raccolti negli ultimi sei anni, e dicono che (almeno dichiaratamente) negli USA il 14,12% della popolazione si dice atea, agnostica, non credente, non religiosa, umanista o altre variazioni sul tema. All’interno delle carceri americane, però, soltanto lo 0,3% degli “ospiti” non ha una fede religiosa di qualche genere, lo 0,33% dei condannati a morte si dichiara ateo (e gli stessi dati, più o meno, valgono per il Canada, dove soltanto lo 0,1% della popolazione carceraria è atea). Vi lascio fare i vostri semplici calcoli proporzionali.

Come se tutto ciò non bastasse, tutti gli studi fatti nel corso degli ultimi vent’anni mostrano una chiara correlazione diretta tra educazione e abbandono della “fede”. Cioè, tanto più una persona va avanti negli studi, tanto più si alza la possibilità che non abbia alcuna fede religiosa o credenza sovrannaturale di sorta. Per intenderci, se la popolazione generale degli USA dichiara di essere atea al 14 percento circa, nell’Accademia Nazionale delle Scienze la percentuale di atei/agnostici sale al 93%.
Film come “Contact” ci fanno credere che più del 90% della popolazione terrestre creda in qualche forma di essere superiore, di demiurgo o di divinità, ma questo non è semplicemente vero. Carl Sagan era ateo e forse ha voluto esagerare i toni per i fini drammatici del romanzo (e dell’ottimo film che ne hanno tratto), cosa assolutamente legittima, ma le statistiche dicono diversamente: la percentuale di popolazione mondiale che non crede in alcuna forma di vita ultraterrena o di esistenza di divinità ed esseri sovrannaturali si aggira attorno al 27%. Ci sono due miliardi di Cristiani (di varie fedi e confessioni), circa un miliardo e trecentomila islamici, circa un miliardo e centomila atei, novecento milioni di induisti, 360 milioni di buddhisti, 225 milioni di taoisti, 150 milioni di appartenenti a culti tribali o animisti e circa 14 milioni di ebrei. Non male. Come a dire che se la popolazione mondiale fosse ridotta a quattro persone, una sarebbe atea. Avrebbe ben voce in capitolo, non credete? Allora perché quel miliardo di atei non sembra essere mai seduto ai tavoli delle trattative?

E giusto per chiudere questa illuminante carrellata di percentuali, sappiate che le dieci nazioni con la maggior percentuale di popolazione atea/agnostica sono: Germania dell’Est (88,2%), Slovenia (29,8%), Russia (27,3%), sorprendentemente Israele (25,6%), Olanda (24,10%), Ungheria (23,3%), Norvegia (14,9%), Gran Bretagna (14%), Germania Ovest (12,1%) e Nuova Zelanda (11,5%). Se togliamo i Paesi che sono stati sotto il “tallone di ferro” del Blocco dell’Est (dove tali dati possono essere un po’ deviati dalla pressione politica e culturale dello stalinismo), ci troviamo di fronte a Paesi dove la qualità della vita, della ricerca scientifica, l’aspettativa di vita, le percentuali di disoccupazione e di illetterati, la percentuale di delitti e di omicidi/suicidi, è decisamente positiva. Un dato su cui riflettere.

Un ultimo colpo basso alla logica del “niente Dio, niente morale” riguarda la percentuale di divorzi: gli ebrei divorziano nel 30% dei casi, i cristiani “convertiti” nel 27%, i cristiani “naturali” nel 24%, mentre gli atei solo nel 21%. Sempre più interessante, anzichenò.

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Grande

October 9th, 2008 by abietto

Davvero grande…

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